House Breaking “3 tracks promo CD”
Ascoltare e suonare heavy metal in Italia tra la metà degli anni ’80 e l’ inizio dei ’90 non era cosa da tutti.
E diventava impresa ancor più ardua farlo nella provincia centro meridionale, tra bigottismo, chiusura mentale e, soprattutto, molta ignoranza, quegli stessi elementi che spesso portavano i “benpensanti” ad additare un nugolo di appassionati, oggetto di attenzione più per i loro capelli o le truculente t-shirt, che per i loro atteggiamenti spontaneamente giovanili.
In tale contesto, senza internet, con pochi negozi di dischi, rarissimi concerti ed all’ ombra di un monastero minaccioso come un boia, gruppi quali Nemesis, Hatred, Mrs. Fear, Darkness ed House Breaking costruirono una tenace scena hard & heavy, di sicuro ingenua, a volte spaccata al suo interno, espressione di quel bruciante amore di cui solo i fans della musica pesante sono autentici portatori.
E’ quindi innegabile la soddisfazione provata ritrovando gli House Breaking che, ponendo fine ad un silenzio durato oltre un decennio, risorgono dalle proprie ceneri e lo fanno alla loro maniera. Sostituiti, non a malincuore, lo storico cantante Marcello Zabot, nonché l’ ormai arrugginita sezione ritmica, i nuovi HB continuano a ruotare intorno a Mariano Fontane, decano della scena locale che, alla soglia dei 40 anni, ha ancora voglia e forza per provarci.
Ed i fatti gli danno ragione, visto che questo promo di 3 brani conserva la rabbiosa carica della formazione originale, attualizzata con soluzioni più moderne ed il bagaglio tecnico di musicisti giovani seppur già smaliziati.
La prima traccia, “House Breaking”, è retaggio della vecchia line-up, un inno metal-punk travolgente ieri come oggi, rivisto negli arrangiamenti e col batterista che mette il piede sull’ acceleratore per mai togliervelo.
Impressiona anche il nuovo vocalist, che regge bene il confronto col suo predecessore, dilaniandosi le corde vocali in maniera non dissimile da Corey Taylor degli Slipknot. “Infected” è thrash-metal come dovrebbe essere suonato negli anni 2000: riff a cascata, stop&go cronometrici, oscuri rallentamenti stile Metallica dei bei tempi e finale al cardiopalma condito da assolo ala Mustaine.
“3” chiude il Cd ed è la canzone più diretta: l’ impatto hardcore è asservito ad una bordata heavy di scuola Mercyful Fate dall’ intensità stordente.
Queste le premesse, ora sta a voi concedere una chance a questa band (in studio la prossima primavera) pronta a recuperare il tempo e le occasioni perdute, sempre all’ insegna di quel credo metallico che per alcuni rappresenta ancora un ideale e non una semplice moda (CM).